Eccovi un piccolo regalo: la traduzione di un articolo di Daniel Goleman del maggio 2017 autore del bestseller “intelligenza emotiva” e uno dei massimi esponenti della materia
<<Intelligenza Emotiva significa essere gentile o educato?
Intelligenza Emotiva significa solo avere tanta empatia?
L’intelligenza Emotiva è solo per donne o uomini che vogliono entrare in contatto con il loro lato sensibile?
Dopo più di vent’anni passati a scrivere e a parlare della scienza che sta alla base dell’Intelligenza Emotiva e della sua importanza nell’ambiente lavorativo, incontro ancora persone che credono a uno o a più di questi miti circa l’Intelligenza Emotiva. L’autore di un articolo pubblicato recentemente su Scientific American (https://www.scientificamerican.com/article/too-much-emotional-intelligence-is-a-bad-thing/) e caduto nella trappola di affermare che l”IE riguarda soltanto l’empatia. E un articolo dell’Harvard Business Review ha equiparato l’essere gentile con Intelligenza Emotiva.
In più, l’ipotesi che l’intelligenza emotiva sia legata al “femminile interiore” di un uomo è stata sollevata in un commento a uno dei miei post circa l’auto-consapevolezza emozionale.
Ognuno di questi aneddoti esemplifica gli stereotipi fuorvianti circa l’Intelligenza Emotiva. Ed essi equipararano una fetta ristretta di queste abilità con il tutto. Ma l’intelligenza emotiva è molto di più di essere empatici o gentili.
Se qualcuno ti chiedesse una breve definizione di intelligenza emotiva, cosa vorresti includere nella definizione?
Ecco cosa intendo quando dico Intelligenza Emotiva:
È la capacità di riconoscere le nostre sensazioni (feeling) e quelle degli altri, di gestire le nostre emozioni, e di interagire efficacemente con gli altri.
Chiaramente, queste sono qualità umane al di là di genere o delle differenze superficiali tra di noi, e si riferiscono ad un sano equilibrio di una vasta gamma di abilità.
Il modello di Intelligenza Emotiva che i miei colleghi ed io usiamo include i quattro domini di seguito illustrati. All’interno di questi domini ci sono dodici competenze, apprese e capacità apprendibili che contribuiscono alla performance sul lavoro e nella vita

Sì, troverete la consapevolezza di sé e l’empatia nella lista delle competenze. È anche possibile trovare prospettiva positiva, gestione dei conflitti, capacità di adattamento, e altro ancora. Ognuna delle competenze si concentra su uno specifico modo che gli individui possono conoscere per gestire le proprie emozioni e le loro interazioni con gli altri.
Quando dico “contributo alla performance”, non lo dico con leggerezza. Il mio collega Dr. Richard Boyatzis della Case Western Reserve University e io abbiamo sviluppato questa lista dopo aver esaminato le competenze che le aziende stesse hanno indicato in grado di distinguere i loro leader top-performer rispetto ad esecutori nella media. Decenni di ricerca dal Dott Boyatzis, Korn Ferry Hay Group, e altri mostrano che alti livelli di abilità con competenze IE si traducono in migliori prestazioni. Ecco solo alcuni dei dati relativi alle diverse competenze.
1. Auto-consapevolezza emotiva: la ricerca Korn Ferry Hay Group ha scoperto che tra i leader con più forza in auto-consapevolezza emotiva, il 92% ha avuto squadre ad alto livello di energia e ad alte prestazioni.
2. Auto controllo Emotivo (Emotional Self-Control): i ricercatori australiani hanno scoperto che i leader che gestiscono bene le emozioni avevano migliori risultati di business.
3. Adattabilità: in uno studio sui responsabili vendite di servizi finanziari effettuate dal Dr. Boyatzis e altri, ha evidenziato che tanto più è grande la loro capacità di adattamento, tanto maggiore è la loro efficacia che si riverbera sul fatturato e sulla crescita delle vendite. Altri ricercatori hanno scoperto che la capacità di adattamento di un leader predice una migliore prestazione complessiva della squadra.
4. Empatia: una ricerca presso il Center for Creative Leadership ha scoperto che l’empatia è predittiva di una migliore performance di lavoro per manager e dirigenti.
5. Visione Positiva (ottimismo); un ricercatore presso l’Universita del North Carolina lo riassume in questo modo: le persone che hanno esperienza ed esprimono emozioni positive più frequentemente sono più resistenti, più intraprendenti, più socialmente connessi, e hanno più probabilità di funzionare a livelli ottimali.
Più complessa e potente della sola gentilezza, l’Intelligenza Emotiva è la chiave per i leader a tutti i livelli delle organizzazioni, indipendentemente dal settore.
Prima di dare per scontato il valore dell’Intelligenza Emotiva nel mondo del lavoro, assicurarsi che si stia considerando tutta la sua gamma di abilità necessarie per un’applicazione completa e profonda.
Decenni di ricerca sul campo dimostrano che l’intelligenza emotiva è più “complessa e potente” rispetto all’essere semplicemente “gentile”.>>
Daniel Goleman – traduzione di Antonio Meleleo