Psicologia delle Folle e Coronavirus

La pandemia da coronavirus-19 ha attivato uno stato di allerta che coinvolge masse enormi di individui. È un momento storico unico per studiare da vicino come ad ogni latitudine e longitudine gli istinti e le emozioni umane determinano reazioni e comportamenti moto simili.

Riporto solo poche frasi dei libri che sto leggendo in questi giorni per ripassare la lezione.

Le folle non sono in alcun modo illuminate dalla luce della ragione; in quanti fanno parte di esse si determina un annullamento della personalità cosciente e un predominio di quella inconscia. E per il solo fatto di appartenere ad una folla l’uomo scende di parecchi gradini la scala della civiltà diventando un istintivo, un primitivo, un Barbaro.

Pag. 7 introduzione a Psicologia delle Folle di Le Bon 1895

Basta leggere quel che Le Bon scrive sulla psicologia delle folle per capire quel che io intendo: l’uomo come particella della massa è psichicamente anormale. Ignorare questo fatto non serve a proteggerci da esso.

Saggi su eventi contemporanei 1946 C.G. Jung

Benito Mussolini Fu uno di quelli che lesse e rilesse più volte l’opera di Le Bon

Le Bon aveva Infatti detto che le folle non provano simpatia per i padroni bonari ma per i tiranni è che il tipo di eroe da esse preferito avrebbe avuto la struttura di un Cesare: il suo pennacchio seduce (e Mussolini prese alla lettera questo consiglio), la sua autorità incute rispetto, la sua sciabola fa paura. Le Bon aveva soggiunto che le folle possiedono irriducibili istinti conservatori, un rispetto feticista per le tradizioni, un orrore inconscio per le novità (e Mussolini propugnò una politica conservatrice travestita di populismo). Le Bon aveva sostenuto che le folle si fanno influenzare non dalla ragione ma dalle immagini suggestive, così che un oratore, per trascinarle, deve indovinarne i sentimenti e saper variare ad ogni istante il proprio discorso secondo l’effetto prodotto.

Dal libro “Mussolini ha fatto anche cose buone” di Francesco Filippi – Pagina 22 introduzione

La conoscenza della psicologia delle folle costituisce la grande risorsa dell’uomo di Stato che voglia non dico governarle ma almeno non essere da esse governato. La psicologia delle folle dimostra come queste ultime, per la loro natura impulsiva, siano assai poco influenzate dalle leggi e dalle istituzioni, e come nello stesso tempo siano incapaci di avere un’opinione qualsiasi al di fuori di quelle suggerite da altri. Non si lascerebbero mai guidare da un astratta e teorica imparzialità. Si lasciano invece sedurre dalle impressioni che qualcuno è riuscito a far sorgere nel loro spirito.

Dal libro “Mussolini ha fatto anche cose buone” di Francesco Filippi Pagina 38 e 39

Le reazioni delle masse si assomigliano ovunque anche a prescindere dalla cultura e dal colore della pelle.

#emotionalpower – Think  properly, act different

Antonio Meleleo

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