Disinformazione: Task Force UE monitora gli attacchi alla nostra testa!

Sapevi Che l’Unione Europea ha una agenzia che monitora gli attacchi tesi a destabilizzare l’armonia in Europa attraverso la disinformazione e la propaganda? Attenzione: non è persuasione è manipolazione!

Io la definisco wordswarfare: la guerra innescata dalle parole. Non facciamoci influenzare inconsapevolmente. Suggerimenti :

#emotionalpower – Think properly, act different!

Qui di seguito trovi la mia traduzione dall’inglese (fatta di corsa e quindi sii clemente se trovi qualche errore o imprecisione) del rapporto sulla disinformazione*, pubblicato oggi 01 aprile 2020 aggiornato al 27 marzo, elaborato dall’agenzia European Union External Action** dell’Unione Europea e pubblicato sul sito EUvsDiSiNFO (https://euvsdisinfo.eu/eeas-special-report-update-short-assessment-of-narratives-and-disinformation-around-the-covid-19-pandemic/)

Testo:

<<EEAS Aggiornamento del rapporto speciale: breve valutazione dei racconti e della disinformazione sulla pandemia di Covid-19

Nota: l’obiettivo di questo rapporto è quello di fornire un’istantanea delle tendenze attuali e degli approfondimenti sulle attività di disinformazione relative a COVID-19. Non fornisce una visione d’insieme completa e si concentra principalmente sulla dimensione esterna, in linea con il mandato del SEAE. La relazione è stata redatta dalla Divisione Comunicazione strategica e analisi delle informazioni del SEAE, che contribuisce agli sforzi dell’UE per contrastare la disinformazione, anche attraverso l’individuazione, l’analisi e l’esposizione delle campagne di disinformazione. Nell’affrontare la disinformazione e nell’identificare e analizzare la disinformazione che circonda l’epidemia COVID-19, il SEAE lavora a stretto contatto con la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE. Il SEAE collabora inoltre su questo tema con i partner internazionali (G7, NATO e attori non statali). I risultati sono regolarmente pubblicati su EUvsDisinfo.eu e sui canali dei social media. Gli approfondimenti sono condivisi con le istituzioni e gli Stati membri dell’UE in tempo reale, anche attraverso il sistema di allarme rapido sulla disinformazione.

Sommario

La disinformazione e la disinformazione intorno a COVID-19 continuano a proliferare in tutto il mondo, con conseguenze potenzialmente dannose per la salute pubblica e per un’efficace comunicazione di crisi. Nell’UE e altrove, la disinformazione coordinata cerca di inquadrare le minoranze vulnerabili come causa della pandemia e di alimentare la sfiducia nella capacità delle istituzioni democratiche di fornire risposte efficaci. Alcuni attori statali e statali cercano di sfruttare la crisi della sanità pubblica per far progredire gli interessi geopolitici, spesso mettendo direttamente in discussione la credibilità dell’Unione Europea e dei suoi partner.

  • Globale: le affermazioni secondo cui l’UE si sta disintegrando di fronte a COVID-19 stanno facendo tendenza sui social media in tutte le regioni analizzate. Tra i contenuti relativi a COVID-19 pubblicati da RT e Sputnik, gli articoli che trattano di narrazioni cospirative come “il virus è stato creato dall’uomo” o si è diffuso intenzionalmente, in genere hanno ricevuto un maggiore impegno sociale rispetto ad altre storie.
  • UE: La disinformazione e i falsi consigli sulla salute su COVID-19 continuano a circolare sui social media, in contraddizione con la guida ufficiale dell’OMS e le politiche interne delle piattaforme online. Ad esempio, lo Sputnik Deutschland promuove l’affermazione su Facebook e Twitter che “lavarsi le mani non aiuta”. Le prove dimostrano che le piattaforme online continuano a monetizzare la disinformazione e le teorie cospirative legate a COVID.
  • Africa: le campagne di odio contro i gruppi sociali ed etnici stanno diventando virali in alcuni Paesi. La comunicazione proattiva della Cina sulla fornitura di sostegno crea problemi di reputazione per gli altri donatori.
  • Cina: i media statali e i funzionari governativi promuovono teorie non provate sull’origine di COVID-19. La copertura cinese mette in evidenza le dimostrazioni di gratitudine di alcuni leader europei in risposta agli aiuti cinesi.
  • MENA: Daesh incoraggia i militanti a sfruttare il caos e la confusione intorno a COVID-19, inquadrando la pandemia come un “tormento doloroso” contro le “nazioni crociate”. Il regime siriano sta usando COVID-19 per attaccare le sanzioni dell’UE. Gli Stati membri dell’UE sono descritti come incapaci di aiutarsi a vicenda o di rubare risorse destinate all’uso locale.
  • La Russia: Oltre 150 casi di disinformazione pro Cremlino su COVID-19 sono stati registrati nella banca dati EUvsDisinfo (dal 22 gennaio). I media russi controllati dallo Stato hanno spostato la loro attenzione per evidenziare la preparazione della Russia ad affrontare l’epidemia. Gli aiuti russi all’Italia sono stati ampiamente coperti.
  • La Turchia: Informazioni sanitarie false e distorte continuano a circolare ampiamente nei social media, mentre COVID-19 alimenta i discorsi e le critiche anti-UE verso l’UE, anche in modo più pubblico.
  • Balcani occidentali: le teorie di cospirazione che suggeriscono che il virus sia un’arma biologica statunitense o un pretesto per un’invasione straniera continuano a fare tendenza. La crisi COVID è legata alla narrazione esistente che l’UE sta “voltando le spalle” ai Balcani occidentali.

Terminologia:

Mentre alcune attività open-source guidate da attori statali possono essere facilmente evidenziate, è quasi impossibile individuare e attribuire comportamenti occulti in assenza di una maggiore trasparenza e di una più stretta collaborazione con le piattaforme online. Quella che segue è una tassonomia delle sfide informative intorno alla pandemia COVID-19:

In dettaglio: Disinformazione e propaganda legate a COVID

(20-27 marzo)

Disinformazione intorno a COVID-19:

I falsi consigli sulla salute e la disinformazione continuano a viaggiare molto sui social media. In Turchia, su piattaforme online continuano a circolare false cure come “bere alcol puro” o l’idea che “i geni turchi sono immuni al virus”. I fact-checker nei Paesi vicini orientali e meridionali e nei Balcani occidentali hanno riportato volumi senza precedenti di disinformazione e di teorie cospirative sul virus “fatto dall’uomo” e sulle “cure miracolose” con effetti potenzialmente devastanti sulla salute pubblica e sulla coesione sociale. Tali contenuti continuano a circolare ampiamente anche negli Stati membri dell’UE. Attraverso i media statali e sociali, il portavoce del Cremlino ha ribadito questa settimana che “di fatto non c’è nessuna epidemia in Russia”, con giornalisti indipendenti russi che hanno espresso la preoccupazione che le autorità stiano minimizzando l’epidemia. Un’indagine di ProPublica (organizzazione non profit premio pulitzer 2010 per il giornalismo investigativo www.propublica.org)  ha rivelato una rete di account Twitter falsi e dirottati provenienti dalla Cina che sono stati utilizzati per diffondere la disinformazione su COVID-19.

Nello spazio informativo cinese si cerca di suggerire, ad esempio, che sia stato portato a Wuhan da militari statunitensi o che possa avere avuto origine in Italia. In Montenegro, le misure di emergenza del governo sono state inquadrate dagli attori come dirette alla Chiesa serbo-ortodossa.

Narrative rivolte all’Unione Europea:

“L’UE non riesce ad affrontare la pandemia; l’Unione sta per crollare”: la narrazione è promossa da fonti pro Cremlino, da diverse reti/fonti nazionali negli Stati membri dell’UE, nei paesi del partenariato orientale, nella regione MENA, nei Balcani occidentali e nei paesi africani. Nella regione MENA, ad esempio, l’idea che l’UE si stia “smantellando” di fronte a COVID-19 è ampiamente diffusa.

“L’UE è egoista e tradisce i propri valori”: promossa da fonti pro Cremlino, da diverse reti/fonti nazionali negli Stati membri dell’UE, nei Paesi del Partenariato orientale, nella regione MENA, nei Balcani occidentali e nei Paesi africani. In Ucraina, ad esempio, i messaggi catastrofici sull’imminente crollo dell’UE sono stati combinati con la rappresentazione dell’Ucraina come “Stato fallito” che è stato “abbandonato dai suoi alleati europei”.

“Russia e Cina sono potenze responsabili”: i media pro Cremlino si sono concentrati in particolare sugli aiuti russi consegnati all’Italia, proclamando che “la Russia sta aiutando l’Italia e l’Ue no”. Il messaggio sembra risuonare nel pubblico nazionale: su Instagram circolano su Instagram diversi video in italiano che mostrano individui che scambiano la bandiera dell’UE con quella russa, o che mostrano veicoli militari russi sulle strade italiane. Il canale televisivo Rossiya 1, controllato dallo Stato, ha riportato con una certa dose di sarcasmo che un convoglio militare russo ha viaggiato sulle “strade della NATO”. Fonti pro Cremlino hanno anche descritto il “progetto globale” cinese come superiore all’UE. I media e i canali dei social media controllati dallo Stato cinese hanno fortemente promosso l’idea che il modello cinese è superiore nell’affrontare il COVID-19, evidenziando al contempo le espressioni di gratitudine globale per la consegna degli aiuti cinesi, anche in Italia. Molti esperti sostengono che, oltre a creare una migliore immagine internazionale, l’obiettivo generale della Cina è quello di mantenere la stabilità sociale in patria.

“L’UE sta sfruttando la crisi per far progredire i propri interessi”: Questa narrazione è stata meno evidente, ma comunque promossa in molte delle regioni in analisi. In Georgia, fonti che citano il “KGB dell’Ossezia del Sud” hanno affermato che, con il pretesto della pandemia, Tbilisi sta violando il “confine” con l’Ossezia del Sud con l’aiuto della missione di monitoraggio dell’Unione europea in Georgia. In Siria, il regime ha promosso l’idea che, mantenendo le sanzioni, l’Ue e gli Usa stanno minando le risposte umanitarie e mediche alla COVID-19. Allo stesso modo, RT ha sostenuto che i Caschi Bianchi (un obiettivo di primo piano della disinformazione pro Cremlino) stanno usando la pandemia per promuovere il programma di cambiamento di regime della coalizione USA in Siria. In Kosovo, l’idea che “la crisi rivela il pregiudizio pro-serbo dell’Ue” ha guadagnato terreno.

Piattaforme online

Tutte le piattaforme hanno continuato i loro sforzi per aumentare la visibilità dell’OMS e di altri autorevoli contenuti sanitari sui loro servizi. In una mossa senza precedenti, tutte le principali piattaforme hanno anche adeguato le loro politiche di contenuto in risposta a COVID-19. Facebook, ad esempio, ha annunciato che ora eliminerà “le affermazioni che sono state concepite per scoraggiare il trattamento o per prendere le dovute precauzioni”. Tuttavia, ci sono diverse sfide fondamentali riguardo alle nuove restrizioni sui contenuti, in particolare per quanto riguarda la trasparenza del ragionamento e l’applicazione delle regole. Inoltre, le principali piattaforme continuano a monetizzare la disinformazione e i contenuti dannosi sulla pandemia (compresi i siti di disinformazione pro Cremlino), ad esempio ospitando annunci online su pagine che travisano i migranti come causa del virus, promuovono false cure o diffondono teorie cospiratorie sul virus.

Libertà dei media

La Turchia ha avviato un procedimento legale contro 316 utenti dei social media, accusandoli di incitare all’odio e all’inimicizia diffondendo la preoccupazione per COVID-19.

Il Cremlino sta ordinando alle piattaforme internet del Paese di rimuovere COVID-19 “notizie false”. Ciò fa seguito ai precedenti sforzi del Cremlino per reprimere i siti internet indipendenti e alle dichiarazioni del Presidente Putin secondo cui la Russia è presa di mira con notizie false provenienti dall’estero.

La corrispondente del Guardian in Egitto è stata costretta a lasciare il Paese, dopo aver riportato uno studio scientifico che indicava che le cifre del governo su COVID-19 erano inesatte.

Le autorità cinesi continuano a controllare il racconto della pandemia. Reporter senza frontiere (RSF) ha valutato che senza il “controllo e la censura imposti dalle autorità i media cinesi avrebbero informato l’opinione pubblica molto prima della gravità dell’epidemia, salvando migliaia di vite umane e possibilmente evitando l’attuale pandemia”.>>

#emotionalpower Think properly, act different! Pensa in modo appropriato, agisci in modo differente!

RECENTI ESEMPI DI DISINFORMAZIONE

Descrizione: Immagine che contiene testo, quotidiano, libro, computer

Descrizione generata automaticamente

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*EEAS SPECIAL REPORT UPDATE: SHORT ASSESSMENT OF NARRATIVES AND DISINFORMATION AROUND THE COVID-19 PANDEMIC

APRIL 01, 2020

**European Union External Action

(Azione esterna dell’Unione europea)

Edificio SEAE, 9A Rond Point Schuman

1046 Bruxelles

Belgio

Ruolo: gestisce le relazioni diplomatiche dell’UE con altri paesi al di fuori dell’UE e conduce la politica estera e di sicurezza dell’Unione europea

Gestisce tra l’altro l’osservatorio sulla disinformazione in Europa

https://europa.eu/european-union/about-eu/institutions-bodies/eeas_it

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